Nell'articolo raggiungibile al link in coda a questo commento, potrete leggere una analisi assennata e ragionevole sulla
situazione diplomatica e politica in relazione alla Siria: rispettare
l'alleanza atlantica (finché essa è in corso e non sia, eventualmente,
ridiscussa) non vuol dire accettare di avere un ruolo, anche di solo
appoggio logistico, in ogni avventura bellica decisa dagli Usa o da
altri paesi europei.
La situazione italiana è poi peculiare.
Sul nostro
territorio abbiamo sia basi Nato che basi semplicemente americane.
Per le prime dovrebbe essere chiara la loro indisponibilità: la Nato è
una alleanza difensiva e la Siria non sta minacciando alcun paese
dell'alleanza (anzi, è il contrario).
Sulle basi americane il discorso è
delicato: cosa prevede il trattato sul loro utilizzo? L'Italia è
sovrana? Può decidere se concedere o meno le basi per un loro utilizzo
specifico in un dato frangente? È tempo che il nuovo Governo, quando
nascerà, risolva questa questione e verifichi se ci sono clausole
segrete (sottratte alla conoscenza del Parlamento) circa il nostro stato
di sudditanza verso gli Stati Uniti.
Abbiamo perso un guerra ma sono
trascorsi anche settanta anni da quella sconfitta. Sarà ora di poter
tornare a decidere del nostro destino?
Nessun commento:
Posta un commento